23 gennaio 2010

2001 Odissea nello spazio (Stanley Kubrick 1968)

 
Genere:fantascienza,drammatico
141 min

Usa
con:Keir Dullae,Gary Lockwood,William Sylvester

Musiche di Gyorgy ligeti,Penderecki,Richard Strauss
Fotografia di John Alcott,Geoffrey Unsworth
Scritto da Stanley Kubrick e Arthur Clarke
Diretto da Stanley Kubrick


Film ispirato al racconto di Arthur Clark La sentinella.
Parto da questo film perchè è un film importante,forse il piu' importante,o forse no.Fatto sta che fù questo film ad aprirmi la porta al cinema.C'è da dire che ero abbastanza suscettibile su questo film.Pensavo di trovarmi davanti un film di fantascienza,fatto di astronavi,pianeti e episodi spaziali.Ma il film non è questo,se si pensa di essere davanti ad un film di fantascienza,beh allora non avete capito niente del film.Mi sono trovato di fronte ad un dilemma filosofico e viscerale,che mi ha fatto davvero riflettere ed emozionare.Ho visto il film al cinema da solo;quindi è stata un'esperienza molto personale e mistica.L'odissea nello spazio è un'esplorazione cosmica della realta' dell'uomo e del cammino che ha fatto.Piu' è andato avanti e piu' ha danneggiato se stesso,complicandosi solo le cose.Questo film è la denuncia alla societa',ormai plagiata da questa violenza e tecnologia,un uso della scienza sbagliato.Una societa' alienata da cui ormai nn si puo' sfuggire e nè tornare indietro,che si è fatta superare dalla macchina stessa.Un pensiero molto antropocentrico di Kubrick,un abisso di domande e di interrogativi sullo sviluppo dell'uomo.La realta' dei fatti è propio come quella descritta da kubrick,che ormai senza tutto questo siamo come dei pesci fuor d'acqua(notare infatti la sequenza lentissima dove Bowman,respirando con fatica,deve raggiungere la sezione di controllo di HAL 9000).Un film che immerge lo spettatore nel viaggio con i fantastici effetti speciali e le musiche di ligeti.Ottima sceneggiatura e scenografia grazie alla tecnica di ripresa eccezionale.Tutte le scene girate fuori l'astronave sono lentissime e silenzione propio come la realta'.Kubrick ha voluto girare tutto reale.Infatti in tutto il film ci sono quasi 30 minuti di dialogo;divenendo cosi' un'esperienza uditiva e visiva.L'inizio si manifesta con l'ominide che conquista il potere con un osso quindi diventantone violento,e in un secondo luogo l'uomo che sembra avere la conquista di tutto cio' grazie alla scoperta della scienza;facendone un uso sbagliato.La scena dell'osso che vediamo diventare arma e successivamente astronave,è una delle scene piu' importanti del cinema.Kubrick in questo film riesce a legare il tempo e l'infinito all'uomo;unire tutti questi temi in un unico film non è mica facile.Ed è propio per questo che non solo è un film ben riuscito,ma anche una pietra miliare piena di coinvolgimenti e suggestioni.Molti potrebbero domandarsi,ma Kubrick perchè ha voluto fare un film sullo spazio?
L'uomo e la sua scienza fatta di esperimenti e idiozie l'ha portato a compiere questo grande passo,forse la piu' grande evoluzione "umana",di riuscire ad andare oltre la terra.E dunque con questo grande passo se si dovesse trovare nei guai nello spazio allora sarebbe davvero complicata la situazione;l'uomo all'infuori della terra dipende solo dalla macchina,diventa schiavo della macchina.
Kubrick attraverso questa metafora,riesce a fare un parallelismo con la tecnologia in generale,il mondo alienato,e tutti i temi già citati.
Credo che per far percepire allo spettatore tutte queste riflessioni,il tema spaziale sia uno dei migliori.
voto:






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