10 febbraio 2010

Kids (Larry Clark 1995)

Genere:erotico-drammatico
91 min
Usa
Con:Leo Fitzpatrick,Justin Pierce,Chloe Sevigny,Rosario Dawson
Sceneggiatura:Harmony Korine
Prodotto da Gus Van Sunt
Diretto da Larry Clark


Film di Larry Clark presentato al festival di Cannes vincitore di premi oscar per le interpretazioni di debutto di Justine Pierce e Chloe Sevigny.Il film narra una realta' mostrata molto pesantemente da Clark,un'alto pugno alla societa.Il film è molto drammatico e controverso non di facile digeribilita'.La storia narra di due vite parallele in un solo giorno;due ragazzi che pensano niente meno che al sesso e alla droga,e una ragazza che vive il giorno abbattuta da una triste notizia.Una pellicola che mette a disagio,irritante e perversa.Clark segue i ragazzi come se fosse un documentario rendendo tutto cosi' realistico.Facendo vedere una New York crudele dove a regnare sono la stupidità e l'ignoranza.Una malformazione della societa' dove i genitori quasi non esistono e i ragazzi crescono senza educazione non rendendosi conto di quello che fanno.Vanno avanti come se niente fosse,come se la vita non avesse importanza e cosi' via,alcool droga e sesso.Una realta' vista dal punto di vista di una New York del 1995 desolata ma non lontana dalla situazione attuale.Il film tratta temi molto pesanti e li fa vedere veramente con ribrezzo:omofobia,razzismo e lo spaccio di droga che si puo' vedere nel parco dove vanno i ragazzi.Guardando questo film passa la voglia di fare tutto e di pensare veramente a cosa farne della nostra vita riflettendo molto.Inoltre un tema molto importante del film è quello dell'hiv che segue i ragazzi come se fosse la loro ombra,ma i ragazzi non si accorgono di niente e vivono la vita senza pensieri.Un film molto crudele e pesante con una fanstastica fotografia e per non parlare della sceneggiatura del giovane Harmony Korine eccelente in questa pellicola.La produzione è affidata allo splendido Gus Van Sunt,anch'esso frustrato dal tema giovanile come lo si puo' notare nei suoi film.L'attrice Chloe Sevigny qui al debutto fa una parte da non tralasciare di sicuro.Ottima la colonna sonora tra cui il magnifico brano Good Morning degli Slint.Frustrante il finale,davvero scorcentante come tutto il film.Scene di barboni,di drogati e di disperati per strada mettono in risalto la malattia dell'umanita',e di un futuro forse non troppo lontano per questi ragazzi.
Voto:3 ½/5

 

06 febbraio 2010

CELESTE-Misanthrope(s) 2009





I CELESTE sono una band Francese che varia molti generi,nella loro musica si puo' sentire di tutto.Ci sono parti che ricordano i primi Isis,cè anche un po' di black metal,grindcore,post metal,hardcore e riff molto doom.Se devo dire la verita' la voce screamo non mi è mai piaciuta ma in questa band ci sta a meraviglia.Iniziando dal titolo dell'album si puo' notare l'odio dei CELESTE verso l'umanita'.I riff delle chitarre sono cosi' dissonanti che si crea quasi un eco e un muro di suono.Sembra quasi diventare shoegaze,sembra un sogno.Ma piu' che un sogno sembra essere un incubo,un incubo nell'inferno della sofferenza umana.La voce del cantante sembra sputare sangue dal dolore,lo sfogo si percepisce e si ci rimane sotto.Una volta messi in cuffia non riuscivo piu' a toglierli.Una band davvero capace di fare musica nuova,ma non perchè è un genere nuovo,perchè sono riusciti a creare un non so cosa di straordinario.Inoltre il cantato in Francese rende tutto cosi' affascinante.I riff sono cosi' ossessivi e appunto dissonanti che ipnotizzano l'ascoltatore,alterando la percezione uditiva,ad un certo punto sembra di sentire tutto con l'eco,anche i piatti della batteria.L'album sin dalle prime note della prima traccia sembra un urlo all'universo,quando poi si pensa che tutto l'album ormai sia cosi',invece si sbaglia perchè alla fine sembra di essere davvero all'inferno.
Voto.5/5

1. Que des yeux vides et séchés
2. Comme pour leurrer les regards et cette odeur de cadavre
3. Toucher ce vide béant attise ma fascination
4. La gorge ouverte et décharnée
5. Il y aura des femmes à remercier et de la chair à embrocher
6. Mais quel plaisir de voir cette tête d’enfant rougir et suer
7. Une insomnie avec qui tout le monde voudrait baiser
8. A défaut de te jeter sur ta progéniture
9. …anesthésié vos membres dans une orgie d’enthousiasme


Tracce importanti:tutte

Myspace



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03 febbraio 2010

Il mio vicino Totoro (Hayao Miyazaki 1988)

Genere:animazione
86 min
Giappone
Scritto,diretto e disegnato da Hayao Miyazaki

Film vincitore di molti premi.In Italia è uscito a Gennaio 2010,come al solito l'Italia è  sempre in ritardo.Esiste quindi una versione con dialoghi in italiano ma io ho preferito vedere la versione originale con sottotitoli.Il film è un viaggio nella cultura occidentale tra natura e umanità.La storia è ambientata nelle campagne di Tokyo degli anni 50 e sembra molto personale;infatti lo stesso Miyazaki afferma che è veramente accaduta a lui.La storia narra di una famiglia trasferitasi in una casa immersa nel verde per essere vicino alla mamma ricoverata in una clinica vicino al villaggio.Qui presto la famiglia scoprira' il rapporto con la natura e l'altruismo.Stessa cosa forse successa al regista.Il film presenta molte immagini fantasiose,sembra di essere in un libro di Lewis Carrol.Il primo incontro che avranno i bambini sara' con degli spiritelli a palline nere volanti che sembrano essere dei folleti della fuliggine,che infestano le case abbandonate e che possono vedere solo i bambini.In seguito le bambine avranno incontri con strani animaletti tondeggianti e infine con Totoro uno strano animale gigante che sembra un misto tra un gatto e un gufo.Totoro ama viaggiare con il suo gattobus,un bus a forma di gatto con 12 zampe che sfreccia velocemente tra la natura.Totoro fà crescere anche i semi ed è anche il vento.Insomma è tutto quello che si puo' trovare nel bosco.Totoro è la natura.In questo film quindi troveremo un tema ecologico,il rapporto tra uomo e natura.Non a caso nel film Totoro puo' essere visto solo dalle bambine,loro che sono esseri innocenti e senza problemi.Anche la vechietta senza nome che viene chiamata nonnina è la classica nonna che si prende cura delle piccole,porta i frutti buoni e si prende cura della natura.Con questo film sembra quasi di ritornare piccoli e vivere nella fantasia di Miyazaki.Sceneggiatura e disegni magnifici con immagini davvero suggestive.Nel film si nota anche la cultura Shintoista,una relegione a sfondo naturalistico,come si puo' vedere dalle statuine che occupano il villaggio;dal grande albero abitato da Totoro e dalle corde di paglia di riso usate per la purificazione nello Shintoismo.Non mancano anche le scene che rimarranno impresse,come quella delle bambine che aspettano l'autobus.Ma non voglio togliervi la sorpresa.Insomma Totoro sembra essere la metofora della natura e della vita.Un film molto divertente e fatto con impegno che sembra non avere difetti.
Voto:3 ½/5